Il primo soccorso è quell’insieme di azioni che viene posto in atto da personale non sanitario nell’immediatezza di un accadimento emergenziale, in attesa dell’arrivo dei medici. E’ naturalmente opportuno—ove possibile—che tali azioni iniziali siano realizzate da figure che abbiano delle competenze in materia.
I luoghi di lavoro sono senza dubbio ambienti con fattori di rischio più o meno elevati. E’ quindi essenziale che la più ampia parte possibile del personale sia in grado di intervenire con prontezza in caso di emergenza e contenere così i danni in attesa dell’arrivo del personale medico, il che si traduce spesso nel salvare delle vite.
Per questo motivo, il D.Lgs 81/08, ovvero il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro che disciplina la sicurezza sul lavoro in Italia, prevede la figura dell’addetto al primo soccorso.
Chi è l’addetto al primo soccorso e da chi viene nominato
L’addetto al primo soccorso è colui che deve preoccuparsi di gestire eventuali emergenze sanitarie ed è una figura che deve essere opportunamente formata con corsi specifici.
È nominato dal datore di lavoro e non può, se non per gravi motivi, rifiutare tale nomina. Il numero degli addetti deve essere congruo in riferimento all’attività lavorativa e deve essere tale per cui in ogni reparto, per ogni turno sia sempre presente almeno un addetto, tenendo anche conto di eventuali ferie e/o assenze per malattia.
Quali sono le mansioni dell’addetto al primo soccorso
L’addetto al primo soccorso deve aiutare il datore di lavoro nella gestione degli adempimenti relativi in fase di esercizio: ad esempio verificare che gli apprestamenti di primo soccorso siano correttamente posizionati e fruibili a tutto il personale e siano correttamente manutenuti.
Durante la fase emergenziale può tentare, se le condizioni lo permettono, un intervento sul lavoratore infortunato.
Importante ricordare che esso non ha nessuna responsabilità se non effettua l’intervento sul dipendente infortunato: non è infatti un infermiere esperto né tantomeno un medico.