Imprenditori e dirigenti devono assolutamente avere chiaro il principio secondo cui qualsiasi aspetto del mondo del lavoro è secondario rispetto alla sicurezza. Un ambiente lavorativo—pubblico o privato—che non sia in grado di garantire nel modo migliore l’incolumità del personale è innanzitutto anticostituzionale.

Il diritto all’integrità fisica come diritto assoluto della persona è infatti costituzionalmente garantito dall’articolo 32, dove si legge che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”.

Nonché dall’articolo 41 della Costituzione, per il quale l’iniziativa economica privata “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

Inoltre, l’art. 2087 del codice civile recita che il datore di lavoro “è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica,  sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.

La normativa che riguarda la sicurezza sul lavoro in Italia è normata dal D.Lgs. 81/08, il cosiddetto ‘Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro’, un complesso di norme completo e costantemente aggiornato da successive modifiche.

Il rispetto delle norme contenute nel testo unico è fondamentale, così come è fondamentale formare in modo adeguato e secondo le indicazioni e gli obblighi di legge le figure responsabili della sicurezza, assicurandosi di mantenere le loro competenze al passo con i tempi.

Legge 81/2008: cosa prevede il testo unico per la sicurezza sul lavoro in Italia

Il Decreto D.Lgs del 9 aprile 2008 n 81/08 è stato varato con lo scopo di normare le regole necessarie per rendere sicuri i luoghi di lavoro pubblici e privati in Italia.

Questo insieme di norme, se adeguatamente rispettate, può arginare il numero di infortuni sul luogo di lavoro e il numero delle morti bianche.

Il D.Lgs. 81/08 prevede che il datore di lavoro effettui una valutazione dei rischi presso la propria attività e che successivamente metta in atto tutte le misure necessarie per eliminare o ridurre al livello tecnicamente più basso possibile i rischi individuati.

Uno dei punti salienti nella riduzione dei rischi è la formazione di tutto il personale e in particolare delle figure relative alla sicurezza, prevedendo anche aggiornamenti periodici.

Analoga importanza riveste la sorveglianza sanitaria, per la verifica della idoneità sanitaria dei lavoratori alle mansioni a cui sono destinati.

Il D.Lgs. 81/08 prevede anche sanzioni per le eventuali inadempienze nell’applicazione corretta della norma, anche in assenza di infortuni o malattie professionali. La maggior parte delle sanzioni previste sono di tipo penale.

Quali sono le principali figure che hanno la responsabilità della sicurezza sul lavoro

La formazione Sicurezza sul lavoro: cos’è e quali sono i corsi obbligatori

La formazione sulla sicurezza sul lavoro e l’informazione sono due dei pilastri su cui si basa l’attuazione delle misure descritte nel D.Lgs. 81/08. È un obbligo giuridico da parte del datore di lavoro o dei dirigenti l’organizzazione dei corsi formativi, ed è un obbligo giuridico dei lavoratori e delle figure incaricate per la gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro partecipare alle attività formative previste.

L’attività formativa riguarda tutti i livelli e tutte le figure relative alla sicurezza, sia nel caso di formazione in ambito aziendale oppure di formazione nell'ambito della Pubblica amministrazione. In particolare, è prevista una formazione generale ed una formazione specifica per tutti i lavoratori, qualunque sia il loro inquadramento contrattuale, compresi i lavoratori interinali, i lavoratori a tempo determinato, a tempo parziale, a chiamata, gli stagisti, i praticanti, ecc.

Successivamente, sono previste attività formative particolari per il datore di lavoro, l'RSPP e l'ASPP, l'RLS, i dirigenti, i preposti, gli addetti al primo soccorso, gli addetti antincendio e alla gestione delle emergenze, gli utilizzatori di attrezzature particolarmente pericolose per se stessi e per gli altri, i lavoratori in spazi confinati, i lavoratori in quota e i lavoratori che svolgono interventi su impianti elettrici.

Le ultime novità normative sulla sicurezza sul lavoro

Integrazioni e modifiche al Decreto 81/08

Il Decreto in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro viene integrato e modificato costantemente nel corso degli anni, per poter essere sempre al passo con l’evoluzione del mondo del lavoro.

Le principali novità introdotte negli ultimi aggiornamenti del testo normativo sono le seguenti:

  • la figura del preposto alla sicurezza ha visto ampliare i propri compiti e responsabilità e gli è stata assegnata anche una funzione operativa e la possibilità di interrompere autonomamente lavorazioni potenzialmente pericolose;
  • sono stati pubblicati i  tre nuovi decreti per la gestione del rischio incendio, i quali introducono una nuova metodologia nella valutazione del rischio, basata su livelli e sono state inoltre introdotte nuove tipologie di corsi per la formazione degli addetti antincendio;
  • è stata resa più probabile la sospensione immediata dell’attività lavorativa in seguito di gravi violazioni alle norme sulla sicurezza sul lavoro;
  • alcune modifiche alla normativa sono state messe in atto dal Decreto legge n.48 del 4 maggio 2023, il cosiddetto 'Decreto lavoro'. Le modifiche che riguardano il D.Lgs. 81/08 sono presenti all'art.14 e in particolare quelle maggiormente degne di nota sono:
    • si aumenta il livello di attenzione della valutazione dei rischi da parte del datore di lavoro in fase di nomina del medico competente;
    • si aumenta l'attenzione da parte del medico competente sulla storia sanitaria pregressa del lavoratore con l'obbligo di ottenere la cartella sanitaria rilasciata dal medico competente del precedente datore di lavoro;
    • si aumenta il monitoraggio sulla qualità della formazione obbligatoria per lavoratori e responsabili, sia dal lato dei fruitori che degli erogatori della formazione;
    • si prevede una formazione obbligatoria per il datore di lavoro che fa uso di attrezzature che richiedono conoscenze particolari al fine di garantire l'utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro;
    • si aumenta la responsabilizzazione per lavoratori autonomi, imprese famigliari, artigiani e piccoli commercianti nell'utilizzo di attrezzature di lavoro.
  • Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 16 ottobre 2023 del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n.242 del 20 settembre 2023, sono stati rivalutati gli importi delle ammende con riferimento alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal decreto 81/08, nonche' da atti aventi forza di legge. In particolare le ammende sono rivalutate nella misura del 15,9%. La rivalutazione rientra nell'aggiornamento quinquennale previsto dall’articolo 306, comma 4-bis, del medesimo decreto. La rivalutazione è stata poi indicata negli aggiornamenti della versione del Decreto lavoro di novembre 2023.

Altri interventi non strettamente legati al decreto

Si segnalano inoltre altri interventi del decreto legge n.48/23 non strettamente legati al Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e cioè:

  •  un orientamento per le attività ispettive volto a migliorare l'efficacia di verifiche e controlli delle imprese che evidenziano fattori di rischio in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e di lavoro irregolare;
  • l'introduzione di un Fondo per i famigliari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attivita' formative e interventi di revisione dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento;
  • l'estensione della tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore.

L'introduzione del sistema di qualificazione attraverso la 'patente a punti' per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL 2 marzo 2024, n.19 ( il c.d. DL PNRR- bis), è stata introdotta, all'art 29 'Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare', un Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti, più comunemente detto 'patente a punti', che sarà operativo a far data dal primo ottobre 2024.

Sono tenuti al possesso della patente a punti  le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. La patente ha inizialmente 30 punti, che vengono decurtati in caso di irregolarità fino a una soglia minima di 15 punti.

Sotto alla soglia di 15 punti le imprese e i lavoratori autonomi non possono più operare nei cantieri, salvo per il completamento delle attività oggetto di appalto o subappalto in corso al momento dell'ultima decurtazione dei crediti, che possono essere in seguito reintegrati grazie alla formazione in materia di sicurezza sul lavoro.

La decurtazione più pesante sulla patente avviene in caso di morte sul lavoro di cui sia riconosciuta la responsabilità datoriale, con una perdita di 20 punti.

Le nuove Linee di indirizzo INAIL per il monitoraggio e la valutazione del rischio

Da segnalare, benché non si tratti di una modifica alla normativa, ma bensì di uno strumento utile per la diffusione della cultura della salute e della sicurezza e la conoscenza delle buone pratiche organizzative, tecniche e gestionali già esistenti, la pubblicazione da parte dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) delle nuove Linee di indirizzo per il monitoraggio e la valutazione del rischio della commissione dei reati relativi a salute e sicurezza sul lavoro di cui al 25 septies del d.lgs. 231/01, aggiornate a giugno 2023.